Ciao, sono Gianluca, un innamorato delle proprie passioni. L'avventura è il tema portante, intesa come distacco dalla realtà quotidiana, per immergersi in un contesto dove l'istinto predomina sulla razionalità; intesa come scoperta della verticalità, nel sentirsi completi quando si va sempre più su, sfidando le proprie paure ma contemplando l'abisso. In questo spazio sono condivise le mie esperienze, magari per invogliare qualcuno a ripeterle, magari per fornire qualche utile consiglio.


mercoledì 5 febbraio 2003

Spiaggia delle "Due Sorelle" per il "Passo del Lupo"



Due Febbraio 2003
Partenza dal Cimitero di Sirolo (147m) ore 7:30
Rientro al Cimitero di Sirolo ore 10:45
Durata escursione: 3h 15' circa
Distanza percorsa: 6,8Km circa
Grado di difficoltà: EEA
Dislivello in salita: 305m
Dislivello in discesa: 305m
Parco Regionale del Conero su Wikipedia
Riviera del Conero su Wikipedia
Sirolo su Wikipedia

Diciamo subito che questo post rappresenta una nuova deroga alla regola che mi ero imposto quando ho aperto il blog Avventure di Montagna, ossia quella di non pescare troppo indietro nel tempo. Ad essere sinceri volevo percorrere nuovamente questo sentiero per avere materiale "fresco" a disposizione, per rivivere le belle emozioni e sensazioni provate, purtroppo informandomi ho saputo che dal 2005 c'è una ordinanza del Sindaco del Comune di Sirolo che vieta il transito, per motivi di sicurezza, del tratto di sentiero tra il "Passo del Lupo" e le "Due Sorelle", quindi questa eventuale ripetizione allo stato attuale ci è preclusa.
Niente da dire, mi adeguo a questa decisione ed in base al detto comune che "le regole sono fatte per essere infrante" eccomi qua a descrivervi quanto vissuto da me e Mirko circa tredici anni fa: ovviamente ho infranto la mia regola, non l'ordinanza del Sindaco di Sirolo! Mica voglio pagare una "sanzione amministrativa pecuniaria nella misura da €.25,00 (venticinque/00) a €.500,00 (cinquecento/00)"!
Partiamo quindi con i ricordi.
E' una fredda Domenica di inizio Febbraio, si è aperta una finestra di bel tempo dopo giorni di pioggia e vento forte: ne approfittiamo subito, la voglia di evasione è forte in noi e, a parte una brezza tesa da Nord, le condizioni dovrebbero essere perfette.
L'escursione che ci prepariamo ad affrontare è un po' particolare perché non avverrà nell'usuale ambiente di montagna, no: anche questa volta, come già avvenuto per l'escursione sullo Stromboli (Ascesa sul Vulcano dello "Stromboli"), gli scenari che ci accompagneranno durante la nostra marcia saranno figli del "matrimonio" tra terra e mare.
Siamo nel "Parco Naturale del Conero" ed il sentiero che percorreremo ci porterà in uno dei più bei scorci del mare Adriatico: sto parlando della famosa spiaggia delle "Due Sorelle" di Sirolo. Ovviamente il post non verterà sulla descrizione di questo bellissimo luogo: libri, riviste, siti lo fanno sicuramente meglio di me; vi racconterò invece della nostra escursione e di alcuni ricordi legati a quella spiaggia, magari scatenando in voi della sana invidia, visto che ora, grazie alla "controversa" ordinanza citata pocanzi, l'ultima parte di sentiero non è più percorribile e si può arrivare soltanto via mare.
Alle sette e trenta di mattina siamo già al cimitero di Sirolo e lasciamo la nostra auto nel piccolo parcheggio ivi prospiciente.
Niente cambi d'abito, questa volta siamo subito pronti e "confezionati" e la nostra marcia inizia seguendo la strada imbrecciata che, in leggera salita, prosegue in direzione del "Monte Conero", di cui ogni tanto se ne intravedono i contrafforti.
Raggiungiamo un incrocio, una rapida consultazione alla carta dei sentieri del Parco che avevamo precedentemente acquistato, e delle tre strade che ci si parano di fronte, scegliamo senza esitazione quella che prosegue in discesa alla nostra destra: a dire il vero era presente anche un segnavia, ci siamo accorti della sua presenza solo dopo aver consultato la mappa eh, eh, eh... il momento del "cojone" capita a tutti!
Proseguiamo, sempre su sterrata, raggiungendo un bivio: anche qui teniamo  la destra. Superata una villetta, abbandoniamo la strada principale e ci infiliamo su un sentiero alla nostra sinistra (segnavia). Finalmente l'atmosfera cambia, i segni della presenza dell'uomo diventano via via più sporadici. Adesso stiamo transitando lungo un piccolo pianoro di ulivi secolari, poi ci immergiamo nella macchia mediterranea: dagli scorci fra la vegetazione che si aprono alla nostra destra è possibile intravedere ogni tanto i centri abitati arroccati sulle rocce di Sirolo, di Numana; fanno capolino anche le loro spiagge che contrastano magnificamente con il blu del mare. 



Senza neanche accorgercene raggiungiamo il "Passo del Lupo": il sentiero infatti devia improvvisamente verso sinistra scendendo con una forte pendenza; un segnavia ce ne da ulteriore conferma. Stop! Bisogna immortalare questi momenti! 



Da sinistra verso destra (o da Nord a Sud, come preferite) nell'ordine abbiamo: il "Monte Conero" che cade a strapiombo sul mare, seguito dalle "Due Sorelle" e dal "Puntone"; la vastità del mare che si perde di fronte a noi; la costa verso Sud fin dove la vista riesce a spaziare. Guardando verso l'entroterra si riescono persino ad intravedere i "Monti Sibillini" imbiancati di neve.
Facciamo un piccolo spuntino e siamo pronti. Come dicevo il sentiero ora inizia a scendere; attraversiamo una cengia abbastanza esposta con l'ausilio di un cavo metallico, proseguendo poi la nostra discesa con ripidi e stretti tornanti, che ci portano nella parte superiore della "Valle delle Velare".



Il connubio cielo, terra e mare riesce ad offrirci delle vedute a dir poco uniche: il nostro sguardo ne viene rapito, bisogna stare attenti però, siamo pur sempre su un sentiero di montagna!



Raggiungiamo una piccola forcella nei pressi di una grossa "placconata" a picco sul mare chiamata il "Puntone" e poco dopo ci troviamo di fronte ad una biforcazione: un segnavia ci indica di scendere per un canalone ghiaioso alla nostra destra, puntando direttamente sull'arenile; alla nostra sinistra invece vediamo che la traccia prosegue passando sotto gli scivoli rocciosi. Cosa fare?



Presto fatto! Ci lasciamo il sentiero che prosegue alla nostra sinistra per la risalita, per l'immediato scegliamo di scendere per il canalone. In pochi minuti ci siamo, non c'è anima viva, l'unico rumore è quello del ritmico infrangersi delle onde sulla spiaggia: è uno spettacolo, proprio un bello spettacolo.



Non abbiamo la fretta spasmodica delle altre escursioni, non sono neanche le 9:00 di mattina e già siamo sulla nostra "vetta", abbiamo tempo da dedicare alla contemplazione ed all'esplorazione. 


Alla nostra destra iniziamo con la piccola grotta proprio alla base del "Puntone", proseguendo poi lungo la spiaggia fino ad arrivare all'estremità opposta dove si parano davanti a noi le "Due Sorelle".






Di fronte a questi due magnifici faraglioni famosi in tutto il mondo, non posso a fare a meno di ricordare la volta in cui siamo giunti in questa spiaggia via mare, con la barca a vela del mio amico Michele. Che avventura anche quella!



Partiti verso le 10:00 di mattina dalla spiaggia di Falconara Marittima, siamo giunti qui nel primo pomeriggio con l'ausilio di un buon vento da Greco (Nord Est) procedendo di bolina, bordeggiando nell'ordine di fronte al porto di Ancona, al "Passetto", al "Trave", alla spiaggia di "Mezzavalle", a Portonovo. Un breve ancoraggio, un bagno ristoratore (era estate!), un piccolo spuntino e poi via, stavolta di gran lasco nuovamente verso Falconara: una bella giornata di mare, la soddisfazione più grande poi è stata quella di non aver mai azionato il motore fuoribordo e di avere percorso tutta la distanza solo a vela, con la spinta del vento.



Torniamo al presente. Decidiamo di fare una capatina alla "Spiaggia dei Gabbiani", proprio dietro le "Due Sorelle" in direzione Nord e per fare questo dobbiamo arrampicare per un breve tratto: un bel divertimento! 



Tornati indietro, di fronte alle "Due Sorelle", guardando verso monte, notiamo l'imbocco del sentiero che passa sotto gli scivoli di roccia, quello che ci eravamo lasciati per il ritorno: pochi metri ed un cavo metallico ci conferma che siamo sulla giusta strada.



Stiamo risalendo verso il "Passo del Lupo", e già inizio a sentire un certo languorino allo stomaco: Sirolo non è famosa soltanto per le sue spiagge, per il suo pittoresco centro storico ecc... ecc.. è famosa anche per i suoi numerosi ristoranti dove si possono gustare dei piatti con dell'ottimo pescato del giorno... Pancia mia, fatti capanna!






Marcato in azzurro il percorso.