Ciao, sono Gianluca, un innamorato delle proprie passioni. L'avventura è il tema portante, intesa come distacco dalla realtà quotidiana, per immergersi in un contesto dove l'istinto predomina sulla razionalità; intesa come scoperta della verticalità, nel sentirsi completi quando si va sempre più su, sfidando le proprie paure ma contemplando l'abisso. In questo spazio sono condivise le mie esperienze, magari per invogliare qualcuno a ripeterle, magari per fornire qualche utile consiglio.


Eccomi qua!



Presentazioni


Ciao a tutti, mi presento, sono Gianluca Vignaroli, un innamorato delle proprie passioni, mutate nel corso degli anni, ma che hanno mantenuto un fattore comune, ossia la voglia di mettersi sempre alla prova con nuove sfide e obiettivi.





Il tema predominante di questo angolo di web è l'avventura, avventura intesa come distacco dalla realtà quotidiana, per immergersi in un mondo dove l'istinto prende il sopravvento sulla razionalità; avventura che si traduce nell'esplorare il concetto di verticalità, all'ambizione di salire sfidando le proprie paure ed insicurezze, nella riscoperta del sentirsi completi quando si va sempre più in alto sfidando la gravità e allo stesso tempo mirando l'abisso.




In questo spazio sono condivise le mie esperienze, magari per invogliare qualcuno a ripeterle, magari per fornire qualche utile consiglio, che in un ambiente severo come la montagna è sempre comodo avere.






Domande e   Risposte


Perché hai aperto questo blog?

Ho deciso di iniziare questa esperienza perché a volte, durante lo svolgimento di una delle mie "avventure", ho dovuto affrontare e risolvere qualche problema: di solito preparo sempre le mie escursioni con meticolosità (deformazione professionale... 'sti Ingegneri!) consultando libri, cercando informazioni nel web, chiedendo ad amici e conoscenti... Ebbene, è sempre saltato fuori qualcosa di inatteso, qualcosa di non preventivato che nessuno ha detto o scritto; ovviamente non parlo di casualità, lì nessuno ha voce in capitolo, mi riferisco invece alla superficialità con cui a volte vengono descritti percorsi, a informazioni fuorvianti relative a tempi di percorrenza, alla banalizzazione di situazioni di pericolo. Parliamoci chiaro, molti escursionisti tendono ad essere un po' come i pescatori, ingigantendo quello che fa comodo al loro ego: "Ma si, arrampicarsi lì è facile! Ci vuole pochissimo, io ci ho messo un'ora! No, non ci sono pericoli!"...ecc... ecc
Con la montagna non si scherza, fornendo informazioni parzialmente sbagliate si può mettere a repentaglio la vita delle persone.
Il mio blog non vuole essere una sorta di "Bibbia" dell'escursionista, non sono un "Superman" delle montagne, voglio solo raccontare quanto da me vissuto con la massima sincerità e schiettezza, senza mistificazioni e condendo il tutto con informazioni pratiche, aneddoti di vita vissuta, ed anche situazioni esilaranti.
"La libertà comincia dall'ironia" (Victor Hugo), entrambe non mancheranno mai nei miei post!



Perché il nome "Avventure di montagna e..."?

E' stata la prima cosa che mi è venuta in mente, per associazione di idee.
Partiamo dalla definizione di avventura, fonte Wikipedia:
"Un'avventura definisce un'esperienza entusiasmante o inusuale. Può anche indicare un'impresa audace e rischiosa dall'esito incerto. Il termine viene spesso usato anche per riferirsi ad attività con un certo potenziale di pericolo fisico, come ad esempio il paracadutismo, l'alpinismo o la partecipazione a sport estremi... L’esperienza avventurosa crea una eccitazione psicologica e fisiologica, che può essere interpretato come negativo (ad esempio: la paura) o positivo (ad esempio: trance agonistica). Per alcune persone, l'avventura diventa un esercizio importante per la propria formazione personale."
Non credo debba aggiungere altro, riguardo gli esempi riportati poi la foto (scattata da me) sottostante è abbastanza esplicativa.




In secondo luogo, bisogna dire che sono un amante dell'avventura classica ed i miei interessi in tal senso spaziano dai romanzi ai saggi, dalle biografie ai fumetti e gli autori che prediligo sono (in ordine rigorosamente sparso citando solo quelli dei romanzi): Jules Verne (il mio primo romanzo è stato "Viaggio al centro della Terra", letto a sette anni!), Robert Luis Stevenson, Emilio Salgari, Daniel Defoe, Mark Twain, Herman Melville, Edgar Allan Poe... fermiamoci qui.
Piccola parentesi, qualcuno si chiederà cosa c'entri Poe. Beh, Poe oltre ad essere stato l'inventore della letteratura dell'orrore, del racconto poliziesco, del giallo psicologico, ecc., ha scritto "Storia di Arthur Gordon Pym". Leggete questo romanzo poi mi saprete dire.
Chiusa parentesi.
Tornando all'avventura classica, storia di pochi anni fa (2012), è uscito un libro di racconti inediti di Emilio Salgari. Volete sapere il titolo di questa raccolta? "Avventure di Montagna", per l'appunto.
Con questo titolo sono riuscito ad unire quindi la mia passione per la montagna con quella per l'avventura.

 



Qual'è il materiale tecnico che usi ad esempio per rilevare tempi di percorrenza, dislivelli, per scattare fotografie ecc.?

Essenzialmente uso il mio smartphone, un Huawei P9 Lite, ed una Sony DSC-HX90 per scattare fotografie, una action camera della DBPower per i filmati in soggettiva e, da poco tempo, un GPS Garmin 64S per la gestione della posizione. Niente di speciale, niente di superlativo, il mio obiettivo non è quello di fornire la foto stilisticamente perfetta o il filmato in 4K, no, il mio unico scopo è quello di trasmettere emozioni ed informazioni il più puntuali possibile con i mezzi a mia disposizione.
Ovviamente quando la "compagnia" dell'escursione è più ampia e variegata faccio uso del materiale fornitomi dai miei amici.




Avventure di... Viaggio?

Ho trascorso parecchi anni della mia vita in giro per il mondo, conoscendo luoghi, persone, usanze... sarebbe un peccato tenere tutto circostanziato, per pochi "intimi", e non condividere quanto vissuto. 
Queste esperienze mi hanno arricchito umanamente, mi hanno fatto conoscere la bellezza di certi luoghi, mi hanno fatto vedere la realtà delle cose e non le mistificazioni dei cataloghi e riviste patinati o di alcuni siti web, mi hanno fatto toccare con mano situazioni di vita che nessuno osa raccontare, mi hanno fatto disprezzare ulteriormente l'avidità e l'egoismo delle persone che detengono il potere ed il controllo.
Ho vissuto comunque molti bei momenti ed è su questi che verteranno la maggior parte dei miei post che parleranno di viaggi: ottimismo, ci vuole ottimismo, dobbiamo diventare capaci di tirare fuori il bello anche dalle cose che non lo sono.






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