Ciao, sono Gianluca, un innamorato delle proprie passioni. L'avventura è il tema portante, intesa come distacco dalla realtà quotidiana, per immergersi in un contesto dove l'istinto predomina sulla razionalità; intesa come scoperta della verticalità, nel sentirsi completi quando si va sempre più su, sfidando le proprie paure ma contemplando l'abisso. In questo spazio sono condivise le mie esperienze, magari per invogliare qualcuno a ripeterle, magari per fornire qualche utile consiglio.


lunedì 16 maggio 2016

Monte della Strega da Montelago

"... si narra che qui in passato ci fosse il culto di una sacerdotessa indovina simile alla nota Sibilla Appenninica: il suo nome era per l'appunto "Strega" e numerosi sono i segni della sua presenza nelle vicinanze. Basti pensare al curioso nome di una strada "malefica" che da Chiaserna conduce nei pressi della montagna: "Strada Muliermala"... Un'altra ragione ... va ricercata nel profilo che assume se guardata da Est o da Nord: i ripidi pendii nelle prime ombre del crepuscolo assomigliano proprio alle vesti di una strega..."


Otto Maggio 2016 
Partenza dalla Chiesetta di Montelago (708m) ore 07:24 
Arrivo alla Chiesetta di Montelago ore 10:12 
Durata escursione: 2h48m
Distanza percorsa: 5,4Km circa
Grado di difficoltà: E
Dislivello in salita: 546m
Dislivello in discesa: 657m
Vette raggiunte:  1118m Monte La Penna, 1276m Monte della Strega (croce di ferro) 
Monte della Strega su Wikipedia
Montelago su Wikipedia




Marcato in azzurro il percorso su traccia GPS registrata durante l'escursione.





Percorso:
Partenza dalla Chiesetta di Montelago (708m) seguendo la strada che conduce a Sassoferrato per circa 150m: alla sinistra appare un cancello dove inizia il sentiero n.137 (segnali bianco-rossi) da seguire fino alla vetta passando prima per il "Monte la Penna" (1118m). Una volta in cima al "Monte della Strega" (1276m) si scende seguendo l'evidente traccia che ora volge in direzione Nord-Ovest. In pochi minuti si raggiunge un piccolo pianoro dove, svoltando a sinistra, si imbocca una carrareccia che scende in direzione "Montelago" (Nord-Ovest): dopo circa 200m sulla sinistra si incrocia un bivio: è il sentiero 105B, da seguire per completare il giro ad anello. Raggiunta una radura si prosegue imboccando il sentiero in mezzo agli alberi posizionato perpendicolarmente rispetto al pendio. Si attraversa un'altra radura (più piccola) costeggiamo brevemente un recinto di filo spinato (segni sui pali) che sbarra la via: si continua sulla sinistra finché il sentiero svolta all'improvviso a destra. Si passa attraverso il filo spinato proseguendo prima fra la vegetazione e poi per prati fino a raggiungere la strada asfaltata (sentiero 105AG) che passa sopra Montelago, raggiungendo in breve tempo il punto di partenza.



Relazione:
Stamattina la sveglia non ha suonato presto come invece accaduto recentemente: erano "solo" le 5:45 e non le 3:45... L'escursione che affronteremo oggi è in zona e non richiederà parecchio tempo per il suo svolgimento. Avrete notato che ho usato il plurale: oggi è tornato Mirko a farmi compagnia dopo un lungo periodo di assenza dovuto a motivi di lavoro. La cosa non può che farmi piacere, in certe circostanze è bello assumere il ruolo di montanari solitari, alla lunga però può diventare stancante ed anche deleterio: si corre il rischio di abituarsi troppo ai propri ritmi, alle proprie esigenze e si può perdere di vista quello che invece la montagna insegna se frequentata insieme agli altri, ossia la comunione di intenti per il raggiungimento di uno scopo.
L'automobile corre veloce per le strade ancora deserte di una assonnata Domenica di primavera ed in breve tempo siamo a Montelago", una frazione del comune di Sassoferrato nella provincia di Ancona. L'obiettivo dell'escursione odierna è la cima del "Monte della Strega" per un giro ad anello.
La settimana scorsa mi sono cimentato con il "Monte Sibilla" (Monte Sibilla per il percorso seguito dal "Guerrin Meschino"), oggi con il "Monte della Strega", coincidenze? Era da parecchio tempo che volevo salire su questa cima, oggi si sono verificate le condizioni ed eccoci qua, oppure...
Anche questa montagna ha le sue leggende, si narra che qui in passato ci fosse il culto di una sacerdotessa indovina simile alla nota Sibilla Appenninica: il suo nome era per l'appunto "Strega" e numerosi sono i segni della sua presenza nelle vicinanze. Basti pensare al curioso nome di una strada "malefica" che da Chiaserna (paese alle pendici del "Monte Catria") conduce nei pressi della montagna: "Strada Muliermala" per l'appunto! 
Un'altra ragione per la quale è stato dato proprio un nome simile a questa montagna va ricercata nel profilo che assume se guardata da Est o da Nord: i ripidi pendii nelle prime ombre del crepuscolo assomigliano proprio alle vesti di una strega... 
Chiusa questa brevissima parentesi (neanche l'avevo aperta, oggi ho il dono della sintesi!), l'itinerario odierno sarà breve, così come i dislivelli con i quali ci misureremo. Il meteo non promette nulla di buono per il pomeriggio, e poi oggi è una giornata particolare: è la festa della mamma e non  possiamo assolutamente mancare!
Dicevo che siamo giunti a Montelago, passando per Sassoferrato: poco prima del centro abitato, sulla destra notiamo un fontanile con a fianco un cancello di legno con su impresso un bel segno bianco e rosso, questo dovrebbe essere il punto di partenza per la nostra escursione. Parcheggiamo la macchina di fronte ad una chiesetta che appare alla nostra sinistra (praticamente è la prima costruzione che si incontra quando si entra a Montelago  provenendo da Sassoferrato), indossiamo gli scarponi, prepariamo i bastoncini e siamo pronti alla partenza: uno, due, tre, Via! 

La chiesetta all'ingresso di Montelago.

Dobbiamo tornare indietro fino al cancello di cui parlavo prima: saranno si e no 150m di strada in leggera discesa che percorriamo velocemente. 

Il breve tratto di strada da percorrere, in direzione Sassoferrato, dalla chiesetta fino al cancello dove inizia il sentiero.

Ci siamo, prima di aprirlo oltre al segnale notiamo che vi è impresso anche un numero: 137, perfetto, proprio il sentiero che dobbiamo seguire fino alla vetta.

Il cancello con segnavia, lungo la strada a sinistra.

Richiuso il cancello alle nostre spalle iniziamo a salire di quota immergendoci sempre più nella fitta boscaglia: ci tengo a dire che il sentiero è molto ben segnalato, i segni bianco-rossi sempre presenti e curati e questa sarà una costante per tutta l'escursione, i nostri più vivi ringraziamenti e complimenti a chi si occupa della loro manutenzione!
Questa parte iniziale di sentiero sale abbastanza rapidamente, la progressione avviene su di un terreno misto erba e pietrisco e si è completamente circondati dal verde degli alberi: da non da sottovalutare, bisogna prendere questa salita con calma, il rischio se no è quello di "spomparsi" dopo pochi minuti. 

Un piccolo squarcio tra la vegetazione.

Questo discorso ovviamente non vale per noi che saliamo come dei muli punzecchiati nel didietro: solo brevissime pause per scattare fotografie quando si aprono degli squarci fra la vegetazione. 

I tetti delle case di Montelago.

In breve tempo raggiungiamo una sella: qui gli alberi lasciano spazio ad un bel prato ed abbiamo la possibilità di vedere come e dove proseguirà la nostra ascesa: il "Monte la Penna" (1118m) svetta di fronte a noi ed il sentiero inizialmente sale per prati con degli ampi tornanti seguendo il profilo della sua cresta Est, per poi immergersi nuovamente dentro un bosco alla nostra destra, non salendo più quindi direttamente, ma tagliando per il suo fianco, quello esposto a Nord-Est.

Sulla piccola sella erbosa, prima di salire verso il "Monte la Penna".

Poco prima di entrare nuovamente nel bosco.

Poco dopo essere entrati in questo bel bosco di lecci e querce (siamo intorno a quota 1000m) dobbiamo fermarci: oltre al verde degli alberi quello che ci colpisce è il violetto dei ciclamini selvatici che la stanno facendo da padrone nel sottobosco. 

Appena entrati nel bosco veniamo accolti da questi colori.

Proseguiamo seguendo il sentiero ad una quota pressoché costante riuscendo a contemplare quello che ci circonda e meravigliandoci di quanto sia bello trovarsi qui in questo periodo dell'anno. 

I raggi del sole filtrano tra le foglie.

Il tracciato ora riprende a salire con dei tornanti ed in breve svalichiamo raggiungendo quindi la cresta di Nord-Ovest del "Monte la Penna". 

A pochi passi dalla vetta del "Monte la Penna".

Una pausa è d'obbligo per ammirare lo splendido panorama che ci viene offerto: il cielo è terso e si riescono a vedere tutte le cime dell'appennino in un raggio che raggiunge almeno una cinquantina di chilometri. 

Il massiccio del "Monte Catria".

Citando le principali partiamo dal "Monte Catria", con la sua inconfondibile croce di vetta a Nord-Ovest, passando per il "Monte Cucco" a Ovest ed il "Monte San Vicino" a Sud: l'occhio riesce a percepire anche il profilo inconfondibile dei Sibillini!


Panoramica video dalla vetta del "Monte la Penna".

Questa escursione ci sta regalando proprio delle bellissime emozioni!

Inizia l'ascesa verso la vetta, lungo la cresta erbosa che unisce il "Monte la Penna" al "Monte della Strega".

Voltando lo sguardo alla nostra destra invece non possiamo fare a meno di notare la bella croce di vetta che si erge dalla cima del "Monte della Strega" (1276m): per arrivare fin lassù dobbiamo percorrere solo quest'ultimo tratto in cresta e dei brevi tornanti dove la pendenza è più accentuata poco sotto la vetta.

La croce di vetta del "Monte della Strega" tra i rami di un albero in fiore.

In un quarto d'ora ci siamo, ed anche da qui la vista è magnifica. 

In vetta! Uno sguardo in direzione Sud.

La bella croce sommitale alta circa 8 metri.

Ci concediamo dieci minuti di tempo per uno spuntino e per scattare fotografie e già iniziamo la fase di discesa seguendo sempre il sentiero che ora volge in direzione Nord-Ovest. 


Panoramica video dalla vetta del "Monte della Strega".

La fase di discesa è appena iniziata, direzione Nord-Ovest.

Dopo pochi minuti raggiungiamo un piccolo pianoro dove incontriamo alcune persone: stanno approntando un punto di ristoro per una gara ciclistica che avverrà in giornata. Voltando lo sguardo alla nostra sinistra notiamo una carrareccia che scende in direzione "Montelago" (ancora coperto però alla nostra vista). Ci incamminiamo seguendo questa nuova via che procede in leggera discesa, ora stiamo proseguendo lungo il fianco della montagna e noto come già siamo scesi parecchio di quota: la croce sommitale risalta sulle cresta sempre più lontana. 
Superiamo un tornante che ci riporta nuovamente in direzione Nord-Ovest, e dopo circa 200m alla nostra sinistra incrociamo un bivio: è il sentiero 105B, proprio quello che dobbiamo seguire per completare il nostro anello.

Il bivio con il sentiero 105B lungo la carrareccia.

Ci immergiamo nuovamente nel bosco seguendo il sentiero che prosegue in discesa a volte con dei brevi tornanti, a volte in splendidi vialoni alberati. Raggiungiamo una radura, "le fonti", dove andiamo adesso? 

L'ingresso alla radura "le fonti".

Il dubbio viene subito fugato dai segni ed indicazioni che ci portano ad un imboccare il sentiero in mezzo agli alberi posizionato perpendicolarmente rispetto al pendio. Incontriamo ancora una radura, più piccola stavolta, costeggiamo brevemente un recinto di filo spinato (segni sui pali) che ci sbarra la via proseguendo alla nostra sinistra finché il sentiero svolta all'improvviso a destra. 

Mirko di fronte ala filo spinato che ci sbarra l'ingresso al sentiero che ora scende a destra.

Dobbiamo aprirci un passaggio stando attenti a non farci male (chi è quel buontempone che si diverte a chiudere l'accesso ai sentieri?), poi proseguiamo prima fra la vegetazione e poi per prati fino a raggiungere la strada asfaltata (il sentiero 105AG) che passa sopra Montelago. 

I prati poco prima di raggiungere la strada (sentiero 105AG).

In pochi minuti siamo nuovamente di  fronte alla chiesetta dove avevamo parcheggiato l'automobile circa tre ore prima. 

Il profilo della chiesetta ci appare di fronte, l'escursione purtroppo è terminata.

E' stato bello, piacevole, sia per il percorso che per gli splendidi scenari, sicuramente un'escursione da rifare quando il bisogno di montagna diventa impellente ed il tempo a disposizione è poco. Le mamme, nel giorno della loro festa, non sono state deluse: i nostri "compiti" di figli sono stati svolti addirittura in anticipo, ma questo è anche giusto e sacrosanto, perché, come si dice, "la mamma è sempre la mamma"!



Link per album Fotografico su Google Foto





Galleria foto e video

La chiesetta all'ingresso di Montelago.



Il breve tratto di strada da percorrere, in direzione Sassoferrato, dalla chiesetta fino al cancello dove inizia il sentiero.



Il cancello con segnavia, lungo la strada a sinistra.



Un piccolo squarcio tra la vegetazione.



I tetti delle case di Montelago.



Sulla piccola sella erbosa, prima di salire verso il "Monte la Penna" (1118m) a sinistra.




La pendenza qui sale anche se non troppo eccessivamente.



La primavera è arrivata anche qui!



Poco prima di entrare nuovamente nel bosco.



Lo sguardo spazia liberamente verso Sud.



Appena entrati nel bosco veniamo accolti da questi colori.


Il bel colore viola di questi splendidi ciclamini selvatici.


I raggi del sole filtrano tra le foglie.



Ultimi sforzi prima di uscire dal bosco.



A pochi passi dalla vetta del "Monte la Penna".



Panoramica a Ovest, Nord-Ovest dalla vetta del "Monte la Penna".


Panoramica ad Ovest, Sud-Ovest dalla vetta del "Monte la Penna".



Panoramica a Nord-Ovest dalla vetta del "Monte la Penna".



Panoramica video dalla vetta del "Monte la Penna".



In cresta.


Il massiccio del "Monte Catria".



Inizia l'ascesa verso la vetta, lungo la cresta erbosa che unisce il "Monte la Penna" al "Monte della Strega".


La croce di vetta del "Monte della Strega" tra i rami di un albero in fiore.



Un tripudio di odori e di colori.



In vetta! Uno sguardo in direzione Sud.



La bella croce sommitale alta circa 8 metri.



La targa posta sul basamento in cemento della croce.



Panoramica a Ovest, Nord-Ovest dalla vetta del "Monte della Strega".



Una foto dalla vetta: Cheese!


Panoramica a Sud dalla vetta del "Monte della Strega".



Panoramica a Est dalla vetta del "Monte della Strega".



Panoramica video dalla vetta del "Monte della Strega".


La fase di discesa è appena iniziata, direzione Nord-Ovest.


Telefonatina?




Il bivio con il sentiero 105B lungo la carrareccia.



In mezzo al bosco di Sud-Ovest.



L'ingresso alla radura "le fonti".



La vetta sempre più lontana.



Si prosegue a sinistra, i segni non mancano.



Mirko di fronte ala filo spinato che ci sbarra l'ingresso al sentiero che ora scende a destra.



I prati poco prima di raggiungere la strada (sentiero 105AG).



Il profilo della chiesetta ci appare di fronte, l'escursione purtroppo è terminata.


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